Lucianella Presta, Coordinatore del Popolo della Famiglia Piemonte “Il PdF ringrazia per il sostegno ai non udenti, vittime di reale discriminazione. Questi sono soldi ben spesi! Basta con la discriminazione ideologica e propagandistica

Al Presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio

All’Assessore Maurizio Marrone

Ancora una volta il Popolo della Famiglia plaude ad un’iniziativa promossa dalla Vostra Amministrazione, iniziativa che si contrappone alle misure invece di recente adottate a livello nazionale. 

A fronte di 4 milioni assegnati ufficialmente a 37 associazioni LGBT e a vari comuni, denaro pubblico che verrà investito nella cosiddetta “agenda arcobaleno”, apprezziamo la decisione di aver dirottato 100.000 euro dei contribuenti piemontesi dal mondo della discriminazione ideologica a quello della discriminazione reale.

Infatti, mentre la giunta Chiamparino aveva stanziato tale cifra per corsi di formazione/indottrinamento, corsi affidati al servizio LGBT del Comune di Torino, destinati al personale della Pubblica Amministrazione, grazie alla Vostra decisione questi soldi verranno stanziati a sviluppo e potenziamento del servizio Comunic@ens, servizio di video interpretariato digitale nella lingua dei segni erogato dall’Ente Nazionale Sordi.

La difesa dei disabili è uno dei temi che stanno particolarmente a cuore al PdF, le cui iniziative sono tutte volte alla difesa dei più deboli ed emarginati, che, in genere, trovano solo nella famiglia di appartenenza un riparo. Un segmento di collettività, il mondo della disabilità, strumentalmente inserito nel “defunto” DDL ZAN, che se ne serviva per un accorpamento tra la propria presunta discriminazione ed una reale discriminazione, avrà invece modo, grazie a questo finanziamento, di accedere più agevolmente a sportelli e servizi pubblici, oltre che risolvere altre necessità.

Rinnoviamo in questa occasione un nostro appello, già presentato in passato: investire nella natalità! 

Il PdF chiede che venga promosso a livello regionale il Reddito di Maternità, una iniziativa consegnata in Parlamento nel 2019, come proposta di legge di iniziativa popolare sostenuta da circa 60.000 firme: assegnare 1000 euro al mese per 8 anni alla donna che, divenendo mamma, scelga di occuparsi esclusivamente della cura e crescita del bambino, oltre che della propria famiglia. Una libertà in più per la donna, scelta che la Regione Piemonte potrebbe consentire ricalibrandola in funzione del proprio bilancio, ma che rilancerebbe la nostra Regione come capofila di un incremento della natalità di cui l’intero Paese ha urgente necessità.

Cordiali saluti

Lucianella Presta,

Coordinatore regionale

del Popolo della Famiglia Piemonte

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