Questo appello non è evidentemente rivolto a chi ha già deciso il suo voto: se ha scelto di non sostenere il Popolo della Famiglia, auguri a lui e al partito prescelto.

 Oggi voglio rivolgetemi a te che non sai ancora per chi votare, che stai cercando di farti un’idea chiara ma in mezzo a questa improvvisa valanga propagandistica non sai se pencolare dalla parte del solito voto a naso turato o liberarti finalmente con un voto sorridente e di coscienza, qual è quello che viene dato al Popolo della Famiglia. 

Se non sai ancora per chi votare, insomma, voglio presentarti il PdF e far sì che tu lo prenda in considerazione per la scelta che compirai domenica prossima. Ovviamente chi è interessato al PdF ha delle caratteristiche: crede alla centralità della famiglia naturale nella società, difende l’istituto del matrimonio, è per la libertà scolastica, è per il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, teme per la denatalità e per la reificazione della persona umana che è sottesa a pratiche come l’aborto, l’eutanasia, l’utero in affitto che hanno come comune caratteristica quella di colpire i più deboli, i più indifesi. 

Se questi non sono i tuoi presupposti, grazie per l’attenzione, ma non puoi votare Popolo della Famiglia.

Se invece questi sono i principi che credi debbano essere difesi nella sfera pubblica, sappi che noi li chiamiamo principi essenziali e quindi non negoziabili. 

Il Popolo della Famiglia si definisce come soggetto politico laico cristianamente ispirato, posto a presidio dei principi essenziali e quindi non negoziabili, che trae fondamento programmatico dalla Dottrina sociale della Chiesa cattolica. 

Il PdF è prevalentemente composto da credenti, ma non mancano agnostici e atei che lo hanno sostenuto nelle varie competizioni elettorali già affrontate per la bontà oggettiva del suo programma.

Se sei arrivato con la lettura fin qui, significa davvero che ora si può entrare nella questione cruciale: il voto al Popolo della Famiglia non è forse un voto sprecato? 

La risposta è secca: no, il voto al PdF non è per niente un voto sprecato, ma è l’unico voto davvero utile; non ci sono partiti simili al PdF votando i quali si può sostenere una piattaforma programmatica simile.

Ne hanno parlato, sì, tanto. Sempre a ridosso delle campagna elettorali. Poi all’atto pratico per la famiglia si è alzato solo il conto da pagare, per la denatalità non è stata immaginata alcuna soluzione, per il diritto alla vita non si provveduto ad alcuna difesa, anzi, si è legiferato in senso contrario.

Sai perché devi votare Popolo della Famiglia se ancora non hai deciso per chi votare? 

Perché si vede che noi crediamo in quel che proclamiamo. Perché per noi vita e famiglia sono ragione stessa della nostra battaglia politica, non accessorio acchiappavoti da campagna elettorale. 

Perché quando ci incontri o ci vedi in tv si capisce subito che abbiamo studiato i problemi e proponiamo soluzioni credibili, immediatamente realizzabili, non favole demagogiche. 

Perché  il Quoziente Famigliare nostra caratterizzante proposta, offre l’abbassamento delle tasse in base al numero di figli e la famiglia viene considerata come un’impresa perché i figli sono responsabilità e ricchezza.

Votare Popolo della Famiglia significa gridare il diritto dei cristiani italiani ad un proprio ruolo pubblico, ispirato anche dalla propria fede. 

Insieme, con il sorriso sulle labbra, facciamo compiere al Popolo della Famiglia con il tuo voto un passo di crescita verso i prossimi decisivi obiettivi: il PdF entrerà  nell’Amministrazione Comunale Torinese, sostenendo il candidato sindaco Paolo Damilano alle elezioni del 3-4-ottobre 2021 e la sua forza deriverà dalla forza che gli vorrai dare adesso.

Unisciti a noi in questo cammino, ogni altro voto ti sembrerà d’averlo davvero sprecato, con noi lo avrai investito in quel che ti sta più a cuore: la tua vita, la tua famiglia.

Qualsiasi sia poi la tua scelta, comunque, buon voto. Che sia una gioia per la tua coscienza.

Il Popolo della Famiglia-Torino

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