La tragica vicenda di cui è stato involontario protagonista il tabaccaio canavesano, signor Marcellino Iachi Bovin, Franco per tutti, rispecchia la situazione in cui versa il nostro Paese.
Lo Stato, cui spetta garantire i cittadini sul piano della sicurezza e della incolumità, non ha ancora adeguatamente adempiuto a questo suo compito e, aspetto ancora più grave, ha abdicato ad investire nella educazione dei giovani inducendoli a credere nelle scorciatoie del denaro facile. È grave anche aver accolto stranieri abbandonandoli a loro stessi senza nessun efficace percorso di inserimento sociale.
Il parroco di Pavone Canavese, don Beppe Dorma, ha saputo nell’omelia di Pentecoste tratteggiare, con la semplicità evangelica di cui abbiamo tanto bisogno, l’esatto quadro della situazione. Con queste parole presenta il suo parrocchiano: «buon marito, ottimo padre di famiglia, grande lavoratore, onesto e sincero».
Il signor Iachi ha reagito per difendere se stesso e la sua famiglia, adeguandosi al dettato del Catechismo della Chiesa Cattolica 2264: «L’amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità […] Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale» e 2265 «La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri».
Il parroco, tuttavia, precisa in una sua replica che «stare vicini ad una persona vittima di una tragedia non porta necessariamente a risvegliare gli istinti primordiali che abitano il nostro animo». In altre parole comprendiamo bene come in questa notte della Ragione qualsiasi presa di posizione possa essere strumentalizzata. Un parroco invece deve operare per il bene della comunità senza che le sue parole possano prestarsi a travisamenti.
Il Popolo della Famiglia esprime solidarietà e sostegno a questo padre, onesto commerciante, cittadino benvoluto e stimato.
Il Popolo della Famiglia auspica e propone progetti di integrazione seria, che diano ai nostri giovani, anche a quelli accolti nel nostro Paese, opportunità per vivere onestamente, costruire famiglie solide, far nascere bambini. In Italia è ancora possibile.
La fiaccolata di solidarietà, organizzata dai commercianti ed appoggiata dalle amministrazioni di diversi paesi del territorio canavesano, oltre che dal comune di Pavone, con le sue luci rappresenterà uno stimolo ad un maggior impegno alla riflessione e alla valorizzazione del Bene comune.