Si è parlato di moneta e di storia dell’Europa, domenica 25 u.s. a Collegno. Nella Sala delle Tessitrici, davvero gremita, i due relatori, il dott. Francesco Lodi e il dott. Carlo Manetti hanno, per usare una metafora proposta da uno dei presenti, “acceso una miccia”. Ben lungi dal voler innescare dinamiche rivoluzionarie, i relatori, economista l’uno, direttore della rivista on-line “Europa cristiana” (www.europacristiana.com) l’altro, hanno tratteggiato un panorama storico di estremo interesse puntando ovviamente i riflettori sulle scelte economiche che dovrebbero essere determinate da una politica illuminata da una visione etica basata sulla natura e sulla ragione, oltre che, per l’Europa, sulla civiltà cristiana. Moderatore Stefano Arrighi, ingegnere, giovane papà di 3 bambini, ex candidato sindaco per il Popolo della Famiglia (PdF) alle amministrative del 2017 a Genova.
Un vivace dibattito ha messo a fuoco meglio l’entità della posta in gioco: recuperare una sovranità monetaria per garantire le condizioni necessarie a sostenere una politica a misura di famiglia.
Stimolate dalle feconde teorie del filosofo del diritto prof. Giacinto Auriti sul valore indotto (la banconota riceve valore da chi la usa e le dà fiducia), sono già state realizzate con successo, in passato, esperienze di monete complementari che hanno rinvigorito l’economia a livello di piccola comunità. A breve, in Calabria, il comune di Cosenza batterà una propria moneta, i Bruzi, per il corrispettivo di 100.000 euro. Intento: dare sostegno alle famiglie in difficoltà almeno nel breve periodo natalizio.
Esperienze di cui i media ovviamente non parlano, ma che solo la determinazione di persone competenti e coraggiose fa conoscere laddove si creino condizioni perché la cultura circoli, la mente si apra e l’intelligenza elabori nuove strategie. E chi se non il PdF ha il dovere di alimentare e costruire occasioni di conoscenza e confronto anche sulle tematiche economiche affinché siano a sostegno delle famiglie?
Il Pdf a Collegno ha acceso interesse. Dal 28 novembre partirà la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sul Reddito di Maternità. La donna che sceglierà di “lavorare come mamma” per 8 anni dalla nascita del figlio percepirà uno stipendio mensile di 1.000 euro netti. 96.000 euro saranno investiti nel modo migliore: un futuro cittadino italiano ed europeo per ridare fiducia alla Vita e alla Verità.
Occorrono 50.000 firme. Vi aspettiamo a Pianezza, piazza San Pancrazio 3, il 2 dicembre dalle ore 11 per una festa in famiglia e per firmare la fiducia al futuro.
Circolo PdF-Piemonte