Cristina Zaccanti (PdF) “Intendiamo offrire alla cittadinanza l’opportunità di dibattere su di un tema sensibile alla ricerca della Verità”

Approda anche ad Ivrea una pellicola che è destinata a sollevare reazioni. L’intento degli organizzatori, dalla casa cinematografica Playmastermovie, al comitato Ascoltami e, infine, al Popolo della Famiglia è quello di rendere visibile e oggetto di sereno dibattito il “dopoCovid”, vale a dire la fase in cui tutti noi ci troviamo, sopravvissuti e segnati in forme e con esiti diversi, talora addirittura opposti, da una esperienza che non dimenticheremo e che non dobbiamo rimuovere. Anche perché sono troppi e sempre in continuo aumento i casi segnalati delle cosiddette “reazioni avverse”. È un dovere di onestà intellettuale e di riappropriazione di una visione pacata e ragionevole della situazione in cui viviamo, quello di considerare i fatti che Invisibili racconta e non girare le spalle a chi, dopo l’inoculazione, a distanza più o meno ravvicinata, ha subito nella propria vita dei cambiamenti seri, gravi, drammatici.

Dobbiamo ricostruire un clima di fiducia e di rispetto andando oltre alla violenza ideologica di chi, tra personaggi noti, si è espresso in termini talora disumani contro chi non ha accettato l’imposizione della inoculazione. Ma anche oltre alla reazione di autodifesa di chi, creando il fronte “novax” ha caricato di altrettanta veemente aggressività la propria scelta. Esasperare i fronti è fare il gioco del male, della calunnia, della falsità. Il Popolo della Famiglia, rispetto all’obbligo vaccinale, si è mantenuto sempre sulla posizione della difesa della libertà di scelta, in considerazione del diritto di ciascuna persona a decidere liberamente per il proprio corpo, sulla base della fiducia nel proprio medico e delle personali condizioni di vita famigliare, lavorativa e sociale.

Il pomeriggio di sabato 11 febbraio avremo modo di confrontarci su di un tema che non può non essere reso visibile, nei contorni di una credibilità tanto maggiore quanto più espressa in termini ragionevoli, purgata dall’emotività inevitabile ma che rischia, se non contenuta, di esasperare solo un conflitto inutile e dannoso.

Abbiamo già sofferto tutti abbastanza, vedendo compromessi rapporti famigliari, amicizie, progetti. Occorre ritrovarci, accogliere gli opposti pareri e lasciare che sia la Verità ad illuminarci e conquistarci.

È un segno provvidenziale che siano la Madonna di Lourdes e la giornata mondiale del malato ad accogliere nella Sala Cinema della Diocesi di Ivrea quanti vorranno partecipare, auspichiamo soprattutto tra le fila di chi ha vissuto la vaccinazione come la scelta necessaria per il bene di sé e della comunità. A queste persone chiediamo di ribadire le proprie convinzioni, ma di accogliere anche le testimonianze della pellicola e quelle che probabilmente si verificheranno in sala in occasione del dibattito.

Solo a queste condizioni potremo davvero progredire nella ricerca del bene comune, ad Ivrea e ovunque gli esseri umani continueranno ad essere ragionevoli e socievoli.

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