Ormai tutti i notiziari e articoli di giornale parlano della Fase 2 e cioè della riapertura e prossima ripresa dopo il lungo periodo di lockdown. La cosa che mi lascia tanto perplessa è la chiusura delle scuole e il non far ripartire le messe.
Nelle chiese saranno possibili i funerali, matrimoni e battesimi solo con i parenti stretti, come ha dichiarato il ministro Lamorgese, ma non sarà possibile ancora la celebrazione delle sante messe, se pur con gli opportuni distanziamenti e misure di protezione. Dal 4 Maggio riapertura di negozi, ristoranti, gioco d’azzardo(scommesse, Lotto, Superenalotto, ecc.) ma vietate le messe.
Il cardinal Bassetti ha scritto un appello perché vengano riaperte le chiese ai fedeli, qualche giorno fa papa Francesco a Santa Marta parlava dell’importanza della Santa Messa con il Popolo di Dio e non a porte chiuse.
Mi domando ma forse le scuole e le messe non producono economia e quindi non interessano al governo?
Come cattolici abbiamo obbedito a partecipare a messe in tv o online che tanti sacerdoti prontamente hanno diffuso in rete, ma nella fase 2 mi sarei aspettata alla prima voce: riapertura messe ai fedeli.
Ci terrei far presente al ministro Lamorgese che probabilmente non conosce l’affluenza quotidiana nelle chiese durante le celebrazioni infrasettimanali, che il distanziamento è molto più facile nelle chiese che non nei piccoli negozi o ristorantini. Durante la settimana, le messe più affollate possono contare su una ventina di persone in luoghi spaziosi dai 100 ai 300 metri quadri.
Le chiese sono ampie, spaziose e non si avrebbe nessun problema di calca o file e proprio per questo non comprendo l’accanimento alla NON RIAPERTURA DELLE MESSE!
Come cattolica, o semplice credente, mi sento offesa nella mia libertà di culto, ho il presentimento che si stia facendo un abuso di potere, o meglio ci siano logiche dettate dall’economia e si consideri marginale la dimensione comunitaria quando in tutte le chiese, anche le più piccole non c’è alcun rischio di tutelare i distanziamenti richiesti.
L’Italia, culla della cristianità non può trascurare questo aspetto!
I nostri governanti cattolici e credenti dove sono?
Come attivista del Popolo della Famiglia da tempo ho preso coscienza della inconsistenza dei nostri cattolici in politica ed oggi più che mai dopo queste affermazioni di Conte sulla Fase 2.
Coraggio facciamoci sentire e sosteniamo tutti l’appello del cardinal Bassetti, la riapertura delle messe al popolo di Dio è necessaria quanto la riapertura di qualsiasi esercizio commerciale. Non di solo pane vive l’uomo annunciava Qualcuno di cui pochi giorni fa abbiamo festeggiato la Resurrezione. Il governo si preoccupi del pane materiale e spirituale reclamato ormai da tanti laici.
Lucianella Presta