Alla commemorazione a Torino a 2 anni dalla morte dell’ideatore dell’efficace terapia contro il covid
Bravi (PdF): “La memoria del Dott. De Donno ci ricorda la Costituzione violata”
“Ricordare ieri sera 27 luglio 2023 la vita e la testimonianza del Dott. Giuseppe De Donno nel 2° anniversario della morte – ha dichiarato Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino – per il centinaio di persone convenute all’ombra del Palazzo Lancia (al quartiere San Paolo di Torino) è stata l’occasione per richiamare alla mente alcuni aspetti cruciali della recente vicenda pandemica, ed in particolare la grave ed ostinata trascuratezza o meglioostilità nei confronti di qualunque cura per contrastare il covid-19. Mentre il Dott. De Donno aveva individuato nel plasma iperimmune prelevato dai soggetti guariti una terapia semplice, economica, efficace, disponibile ovunque. E forse per questo è stato gravemente osteggiato dal mondo della Sanità ufficiale – governativo e mainstream – che a quanto risulta deve ancora chiedergli scusa, sia pure post mortem”.
“La mancata applicazione diffusa di terapie efficaci contro il covid-19 – ha sottolineato Bravi – terapie in parte già note da decenni in seguito all’epidemia SARS-COV-1 del 2003, ed in parte identificate meglio dopo i primi mesi di epidemia da SARS-COV-2, costituisce uno degli aspetti più gravi dell’intera vicenda pandemica, anche perché frutto di una nefasta convergenza in un’ampia parte dei mondi scientifico, politico e mediatico. ‘Convergenza’ assolutamente impressionante per uniformità d’espressione e per esclusione di posizioni difformi di qualsivogliaorigine, come ha sperimentato lo stesso Dott. De Donno la cui morte va certo inquadrata in questa assurda e ostinata dimensione d’ostracismo ricevuto. Almeno a posteriori rendiamo quindi onore ad un medico preparato, onesto e coscenzioso, e ad un grande uomo”.
“Un aspetto particolarmente beffardo della rievocazione di ieri sera – ha poi concluso Bravi – è infine legato al luogo in cui si è tenuta: la neo-istituita ‘Piazza della Costituzione’, da poche settimane inaugurata con solennità dalle autorità cittadine che hanno giustamente pòsto in risalto i tanti valori difesi dalla nostra Carta fondamentale. Peccato che molti di quei diritti siano stati gravemente conculcati proprio dai governi e dalle maggioranze in carica negli anni della vicenda pandemica e della successiva campagna di inoculazione del ‘vaccino’ anti-covid; tra questi il diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla libertà di cura e spesso anche alla libertà d’espressione; nonché anche il ‘ripudio della guerra’ nell’ultimo anno e mezzo, con l’impressionante e costosissimo sostegno militare alla guerra in corso in Europa orientale”.