Giovedì, 9 giugno u.s., alcuni militanti del Popolo della Famiglia, assieme al candidato sindaco Mandelli, si sono recati

davanti alla sede della U.P.O di Alessandria, in via Teresa Michel, 11, ad esibire un cartello di protesta contro 

il cosiddetto “Carriera Alias”, un provvedimento adottato dalla università nei mesi scorsi e che prevede un

patentino alternativo, per studenti in “transizione di genere”. In pratica un maschio che si chiama Giuseppe 

potrebbe farsi passare come femmina e farsi chiamare Anna.

“E’ una pura follìa” afferma Mandelli. “Le pubbliche istituzioni si devono basare su dati oggettivi e non sulle 

percezioni soggettive. Se no, qualcuno potrebbe anche dire di essere laureato senza aver fatto nemmeno 

un esame, solo perché lui si ‘percepisce’ così. Inoltre è assurdo varare dei documenti anagrafici che hanno valore solo negli ambiti accademici. Cosa

sono diventate le nostre università? Delle aree extraterritoriali, dove vigono regole e leggi diverse da 

quanto accade fuori?”

Secondo il Popolo della Famiglia, anche l’espressione “transizione di genere” è ambigua e indefinita. E le 

università non hanno alcuna competenza per decidere su tali materie.

“Alla fine l’unico significato di tali norme bislacche, afferma Mandelli, è quello di piantare delle bandierine

ideologiche e instaurare nelle università l’ ideologia gender che non è passata con il DDL ZAN. Il solito 

modo disonesto di colonizzare ideologicamente le istituzioni. Noi ci opporremo in tutte le sedi”.

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