Il Popolo della Famiglia Piemonte accanto ai giovani universitari di Torino che reclamano la disapplicazione del “certificato verde”

Continua a Torino la protesta di alcuni studenti universitari contrari all’imposizione del Green Pass. Il braccio di ferro, iniziato già a febbraio del 2021 con l’occupazione del rettorato, successivamente a settembre con quella del cortile, si è concretizzato ieri in una vera e propria occupazione ad oltranza dell’Aula magna. Il gruppo di una trentina di giovani ha consegnato una lettera al rettore Geuna, che non intende demordere da una campagna vaccinale di cui è convinto sostenitore. Allineato con la narrazione governativa che riconoscerebbe nel vaccino l’unica arma vincente, non considera la differenza che connota la protesta dei giovani universitari. Condannare la misura discriminatoria del Green pass non comporta necessariamente l’essere contrari all’inoculazione. È invece evidente l’insuccesso delle misure adottate, che non comportano affatto l’immunizzazione. Come in ogni imposizione l’autorità si irrigidisce continuando a sostenere una norma vessatoria che lede oggettivamente i principi costituzionali più elementari.

Il Popolo della Famiglia ha preso le distanze dalle misure adottate dal governo Draghi ed esprime appoggio alla pacifica protesta che rivendichi l’immediata disapplicazione di una imposizione che colpisce i nostri giovani ledendone il diritto allo studio. Discriminare i giovani rientra in un’operazione diseducativa e criminale che incide ancor più gravemente nel tessuto civico e politico delle giovani generazioni, quindi del nostro futuro.

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