Il ministro Speranza scavalca il Parlamento per propagandare l’eutanasia.
Il PdF depreca una nuova mossa della cultura della morte.
Lucianella Presta, Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia in Piemonte: “Ripeto quanto affermato dal nostro Presidente Mario Adinolfi: «Non si possono ammazzare le persone senza una legge»!
Mentre i Radicali raccolgono firme a favore dell’eutanasia e uno sponsor quale Chiara Ferragni, nuovo pifferaio magico, attrae giovani verso il baratro della morte, il ministro Speranza, sul quotidiano La Stampa, va ancora oltre esortando le ASL a garantire il suicidio assistito.
Lucianella Presta, quindi, rilancia la dichiarazione del Presidente Mario Adinolfi e afferma: “Gravissimo che in assenza di un quadro normativo Speranza voglia scaricare l’onere della tragica decisione senza ritorno sulle ASL: questo sarebbe un comportamento politicamente ed eticamente irresponsabile”. Anche il Consiglio regionale del Piemonte si è espresso, di recente, negativamente con 23 voti contrari sulla proposta di aderire al referendum abrogativo dei Radicali portato in aula da Liberi e Uguali, Verdi.
Il medesimo schieramento politico di cui è esponente Speranza tutela il bene della persona facilitandone la morte attraverso pressioni mediatiche psicologiche politiche di inaudita e subdola violenza.
Continua Presta “Il PdF propone e difende invece la cultura della vita, l’accudimento del debole, del disabile, del malato fino alla sua morte naturale.
Il Piemonte non accoglierà cliniche di morte, sul modello svizzero, ma culle di nuove vite, facendo approvare provvedimenti a misura di famiglia.
Alle prossime amministrative il PdF sarà presente con proposte concrete di difesa della vita, della famiglia, dell’educazione e di rilancio dell’economia per le piccole imprese e partite IVA”.