IL REDDITO DI MATERNITÀ ORA È PROPOSTA DI LEGGE

Anche il Piemonte, rappresentato dal Dirigente nazionale Mario Campanella, ha fatto parte della delegazione del Popolo della Famiglia che ha presentato oggi presso la Corte di Cassazione, ai sensi dell’articolo 71 della Costituzione, la proposta di legge di iniziativa popolare sul reddito di maternità. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà nei prossimi giorni decorreranno i 180 giorni entro i quali il PdF raccoglierà le cinquantamila firme necessarie per la presentazione del testo alle Camere.

 
La proposta, illustrata dal Presidente Mario Adinolfi, prevede l’istituzione dell’indennità di maternità per madri lavoratrici nell’esclusivo ambito famigliare. L’indennità, pari a dodicimila euro annui netti privi di carichi fiscali o previdenziali, è riconosciuta su richiesta da avanzare presso il Comune di residenza, alle donne madri cittadine italiane e può essere avanzata dalle aventi diritto entro quindici giorni dalla nascita di un figlio (o figlia) o dalla sentenza di adozione che riconosce una maternità adottiva. Per ogni bambino può essere prodotta unicamente una domanda da una sola donna.

Tale donna otterrà l’indennità di maternità per i primi otto anni di vita del figlio in assenza di altri  redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. In caso di assunzione di impegni lavorativi esterni alla cura familiare, l’indennità di maternità si interrompe. La durata di otto anni riparte alla nascita di ogni figlio. Alla nascita del quarto figlio l’indennità riconosciuta alla madre diventa vitalizia.

L’indennità è vitalizia anche in caso di nascita di figlio disabile, sempre in occorrenza del pre-requisito della attività esclusiva di lavoro di cura familiare scelto dalla donna madre. Per l’indennità di maternità sono stanziati 3 miliardi annui dal fondo della presidenza del Consiglio per la famiglia e le pari opportunità nel triennio 2020-2022. 


“E’ una proposta – sostiene Mario Campanella  – molto meno dispendiosa del reddito di cittadinanza e capace di ridare all’Italia concreta speranza nel futuro grazie al sostegno della natalità, oggi più che mai necessario di fronte ad un Paese che invecchia ogni giorno di più”.


Ufficio stampa Pdf Piemonte 

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