Il Popolo della Famiglia-Piemonte sottoscrive il “Patto per la vita,famiglia ed educazione” del Movimento per la Vita di Biella

Il Circolo territoriale Popolo Della Famiglia -Piemonte sottoscrive il manifesto “Patto per la vita, famiglia, educazione” redatto dal MPV di Biella, i cui contenuti sono asse portante del proprio programma valoriale. Anche il PdF si muove nella stessa direzione e si sta impegnando in tutta la penisola per portare avanti le istanze di milioni di famiglie che credono ai principi non negoziabili. Non secondario l’impegno sostenuto dal PdF nel raccogliere le oltre 50.000 firme necessarie per portare in Parlamento la legge di iniziativa popolare sul “Reddito di maternità”. Essa consentirebbe alle mamme, che scegliessero di occuparsi della crescita del proprio figlio, preferendola ad altra attività lavorativa, di ricevere per i primi 8 anni di vita del bambino 1.000 euro al mese. Questa misura che garantirebbe una crescita serena e sicura conferma come al centro delle nostre politiche attive siano la natalità e la difesa della maternità. Anche a Biella questa iniziativa è stata apprezzata e sostenuta dal locale MPV.

Per amore della verità non si può non far notare come i leader politici di altri partiti abbiano posizioni alquanto lontane dai principi dichiarati nel patto, tanto che lo scorso 31 marzo al Forum mondiale delle famiglie di Verona si è sentito affermare la legge 194 non si tocca”… “Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione. Non sono in discussione l’aborto o il divorzio, ognuno fa l’amore con chi vuole e va a cena con chi vuole”.

Ecco cosa rende unico il PdF tra tutti i partiti. Ecco il motivo per cui nella imminente competizione elettorale regionale ed europea scendiamo in campo, marcando le nostre differenze sul piano valoriale, puntando, con i nostri candidati, a raccogliere i consensi fra i tanti delusi dalle promesse mancate.

Patto per la vita, famiglia, educazione.

1)         Vita nascente:

a.      Non è necessario avere fede per riconoscere che ogni uomo, dal primo istante del concepimento alla sua morte, è dotato di una immutabile e intangibile dignità intrinseca. 

b.      L’aborto è un grave male sociale, il più terribile degli omicidi in quanto viene perpetrato nei confronti di un essere umano innocente incapace di difendersi, mai ha messo in pericolo la nostra vita e mai si potrà invocare nei suoi confronti la legittima difesa.

c.      È mia ferma intenzione difendere dall’aborto il bambino nel grembo materno con le parole e con i fatti. Si faciliteranno le associazioni e le famiglie a difesa del bambino nel grembo materno. Si faciliterà il seppellimento dei bambini abortiti come peraltro previsto dall’art. 7 del DPR n. 285 del 10.9.1990

d.      Sono consapevole della forte spinta all’introduzione dell’eutanasia, ritengo che la vita degli anziani, e dei morenti, in particolare quando si avvicinano alla morte, sia vita pienamente degna, che merita rispetto, amore e accompagnamento. Sostengo le cure palliative (se non eccedono con una sedazione con l’intenzione di accelerare la morte).

e.      Sostengo la dignità intangibile del bambino nel grembo materno e dell’anziano considerato da alcuni come un ‘peso’, entrambe sono elementi fondamentali della nostra società, il progresso umano non deve essere misurato in base ai successi tecnologici o economici, ma primariamente per il rispetto e l’amore per i più deboli, nel solco del bene comune.

2)         Famiglia e matrimonio indissolubile:

a.      La società senza una solida e stabile famiglia unita in un matrimonio indissolubile va verso la disgregazione e in ultima istanza non ha futuro. 

b.      M’impegno a una politica a favore della famiglia fondata sul matrimonio indissolubile di un uomo e di una donna, che riconosco come cellula fondamentale della società, attraverso il sostegno alle giovani coppie che intendono contrarre matrimonio e una politica dei servizi che tenga conto del carico familiare e del numero dei figli.

c.      Mi impegno a cancellare l’inutile e diseducativo registro delle unioni civili.

d.      Sono contrario a cerimonie, registri e altre iniziative che introducano surrettiziamente un’equiparazione tra unioni omosessuali e matrimonio monogamico ed eterosessuale.

3)         Libertà educativa:

a.      Sono consapevole che i mezzi di comunicazione di massa nella nostra società odierna sono veicolo della pericolosa ideologia gender. Dietro questi progetti mediatici e dietro a certe campagne educative che raggiungono talvolta anche le scuole c’è un’idea distorta dell’uomo, della sessualità, del senso della vita. Mi impegno a combattere questo disegno educativo che non è basato sulla verità, ma è il frutto del relativismo più estremo.

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